Bontà all’italiana in una visione glocal
Francesco Lombardo spiega il successo mondiale delle produzioni gastronomiche nostrane che si rivolgono alla Gdo, partendo dalla sua esperienza diretta nel settore. E spiega come questo sta cambiando.
Portare a tavola l’Italia in tutto il mondo. È l’idea perseguita con orgoglio, seppure tra mille difficoltà, di molti produttori lungo la Penisola che non riescono a concepire la realizzazione di prodotti che non siano diretta espressione del proprio territorio. O quanto meno le caratteristiche organolettiche più importanti. Sì, perché siamo ormai nell’epoca in cui la tradizione va vista come un punto di partenza, decisivo ma non necessariamente unico, con cui sperimentare e cogliere nuovi spunti per un’esperienza culinaria sempre migliore. L’esempio della marchigiana Castellino si inserisce perfettamente in questa cornice. «Grazie al successo dei suoi numerosi prodotti – spiega l’amministratore delegato di Castellino, Francesco Lombardo –, il brand marchigiano conferma il suo primato nella Gdo e nell’Horeca italiana e internazionale. Parliamo di prodotti che partono dal cuore delle Marche ma è nel mondo che hanno trovato casa. Sulle tavole di chi privilegia il gusto raffinato e tipicamente mediterraneo delle olive, semplici o ripiene, di pesti, creme e bruschette, verdure grigliate, prodotti secchi e le nuovissime confezioni take away, pratiche e studiate per un antipasto all’italiana già pronto per essere servito. Le nostre ricette appartengono alle culture gastronomiche italiane più prospere, ma viaggiano incredibilmente per il mondo, ne colgono gli aspetti più sinceri elaborando quelle linee che abbiamo ribattezzato come glocal, in grado di coniugare cioè il buono e il sano della nostra tradizione all’esotico che più ci affascina».
Per Lombardo, l’obiettivo di base più importante è di diffondere la cultura del buon mangiare e del buon vivere. «La storia dei sapori autentici – dice l’imprenditore maceratese −. Sono sapori che per noi sono destinati a quei momenti della giornata indispensabili per contrastare lo stress di una vita frenetica come impone questa società: l’aperitivo e l’antipasto. Per noi italiani, e sempre più nel mondo, l’aperitivo è un momento in cui concediamo del tempo a noi stessi, alle persone a cui vogliamo bene, è un posto dove sentirsi allegri e spensierati, una valvola attraverso cui sfiatiamo. Un momento così prezioso non può essere limitato con junk food, c’è piuttosto bisogno di assaporare la morbida, saporita e cremosa ricchezza di antipasti ricercati e sapienti, come i prodotti Castellino, declinati in ingredienti per moltissime ricette di primi e secondi piatti gourmet. Più in generale, trovare a tavola qualcosa che ci ricorda la nostra più prelibata autenticità culinaria rende i momenti trascorsi insieme ancora più magici. La dieta mediterranea è di certo il nostro punto forte. Sappiamo quanto sia importante, anche in termini di sviluppo e di sostentamento, seguirla: significa vivere in modo sano, prediligendo la ricercatezza al mass market food, il vegetariano a un consumo arraffa-tutto».
Ma il sapore non è l’unico aspetto da considerare per un’azienda che si candida tra gli attori principali in questo settore. «La lunga shelf life di tutti i nostri prodotti – continua Lombardo − è un elemento che abbraccia ancora più forte la nostra filosofia sulla sostenibilità ambientale ma anche su quella, ugualmente importante, sociale, che riguarda la valorizzazione delle nostre origini. Inoltre, difendiamo con tenacia la nostra battaglia contro il food waste, ossia lo spreco del cibo in un mondo sempre più sazio. Se prendiamo in considerazione l’approfondimento realizzato da earth.org, ogni anno sono quasi 2,5 milioni le tonnellate di cibo inutilizzate e gettate via. Un prodotto con una lunga shelf life permette di avere una consapevolezza dell’acquisto e del suo consumo, per pensare a lungo termine e a un consumo più etico e responsabile del cibo comprato. Inoltre, le pratiche confezioni, dagli imballi in vetro a quelli in plastica riciclata e riciclabile, si adeguano perfettamente agli stili di vita contemporanei, alla velocità con cui realizziamo e consumiamo i nostri pasti». Il futuro, per Lombardo, è qualcosa che si conquista ricercando. «Recepiamo gli stimoli e i continui bisogni del nostro consumatore, per questo investiamo continuamente in formazione, conoscenza e professionalità integrata: investire nel campo del sapere ripaga in termini di qualità e di dedizione per il lavoro. In vista, poi, della nostra presenza al prossimo TuttoFood di Milano dall’8 all’11 maggio 2023, presenteremo una comunicazione completamente innovata e a breve veicoleremo tramite i canali social una modalità di contenuti originali, di storie, raccontate direttamente dalle persone, dai partner, dalla proprietà, riportando al centro i prodotti Castellino, come fossero pianeti unici, ospitali e intrisi di rari saperi e di smisurati sapori».
■ Renato Ferretti
Testata Giornalistica Gusto – Edizione Fiere Maggio 2023 – Sole24 ore